Gemmoderivati o Macerati Glicerinati

Gemmoderivati o Macerati Glicerinati

di Roberto Rocchi 
10 gennaio 2017

L’utilizzo delle gemme a scopo preventivo e curativo è, da sempre, piuttosto diffuso. Alcune specie animali (ovini e caprini) sono notoriamente ghiotte di questi tessuti (gemme, germogli, corteccie dei rami) che sono le materie prime per la preparazione dei gemmoderivati.
Viene definito Gemmoderivato o Macerato glicerinato un prodotto ottenuto dalla macerazione di tessuti embrionali freschi (gemme, gemme floreali, boccioli, amenti, giovani getti, giovani radici, linfa, scorza di radice, scorze dei rami, semi).

Si deve al medico belga Paul Henry la scoperta della Gemmoterapia e il grande utilizzo di questo metodo, sia da parte di chi ne consiglia l’uso che da parte di chi ne assume i rimedi, consiste nel fatto che anche in caso di uso prolungato non presentano alcun effetto collaterale, pur essendo in grado di svolgere importanti azioni correttive o sinergiche ad altri trattamenti con sostanze vegetali, con rimedi omeopatici o addirittura allopatici.
Inizialmente in Francia si ricorreva alla Gemmoterapia come mezzo per drenare, ovvero portare le sostanze tossiche presenti nell’organismo verso gli organi emuntori per facilitarne l’espulsione, mentre oggi ha assunto un ruolo da protagonista fra i rimedi naturali e spesso sono utilizzati come coadiuvanti di rimedi sia allopatici che omeopatici.

I Gemmoderivati possono essere utilizzati sia da soli, che miscelati ad altri gemmoderivati o ad estratti di varia natura e si adattano ad essere assunti anche da bambini e donne in gravidanza grazie al fatto che non hanno effetti collaterali.

Di facile e veloce impiego, basta diluirli in acqua, infuso o succo per poterli assumere, hanno un sapore normalmente gradevole e odore caratteristico, delicato, piacevolmente penetrante.

L’impiego dei Gemmoderivati deriva dal fatto che per stimolare i tessuti cellulari si ritiene utile l’utilizzo di cellule in fase di potenziale divisione e, oltre a questo, il ciclo biologico della vita fa sì che vi sia questa connessione fra regno vegetale e regno animale, tale da rendere importante il prodotto vegetale, oltre che come alimento, anche come strumento di cura.
L’energia vitale che ogni anno scaturisce dagli alberi e che si esprime con il rinnovamento cellulare, offre una materia prima carica di energia e grande vitalità, che proprio per questo si presta a disintossicare, rigenerare e riequilibrare le cellule del regno animale (e quindi anche umane).

I tessuti embrionali vegetali contengono sostanze e principi attivi che non sempre si ritrovano nella pianta adulta (enzimi, fattori di crescita, proteine, aminoacidi, acidi nucleici, vitamine…) e, mentre la fitoterapia classica agisce prevalentemente a livello funzionale e metabolico, i Gemmoderivati arrivano ad esplicare la loro azione a livello organico e cellulare, promuovendo sia effetti specifici che sistemici e generali su tutto l’organismo.

I Gemmoderivati sono il risultato della macerazione di una parte di tessuto embrionale fresco in una soluzione di acqua, alcool e glicerina, che raggiunge 20 volte il peso del tessuto messo a macerare. Una volta ottenuta la soluzione, definita “base”, una parte di questa viene miscelata a 9 parti di soluzione contenente acqua ed alcool. In questo modo si ottiene un Gemmoderivato o Macerato glicerinato 1 DH, cioè alla prima diluizione decimale (1 parte di base + 9 parti di miscela acqua-alcool).

Purtroppo il sistema normativo vigente nel nostro Paese non consente ai Gemmoderivati la giusta collocazione. La produzione di integratori contenenti “Sostanze e preparati vegetali” è regolamentata, fra le altre, anche dal Decreto del Ministero della Salute 9 luglio 2012. Nel suo allegato compaiono oltre 1000 piante utilizzabili e per la maggior parte di queste è previsto l'utilizzo di un claim (definizione relativa all'attività salutistica svolta da una determinata pianta o porzione di pianta) che può essere utilizzata sulle confezioni esterne dei prodotti.
Per quasi tutti i tessuti embrionali freschi impiegati per la produzione di Gemmoderivati, ad eccezione di alcune referenze (Abete, Acero, Cedro, Pioppo) non è concesso dare indicazioni salutistiche, neppure per le referenze più utilizzate in Italia ed in Europa dove, in alcuni paesi come ad esempio la Francia, l'utilizzo è consolidato da diverse decine di anni (Ribes, Tiglio, Fico, Ontano…).

Nella nostra linea produciamo una nutrito elenco di queste preziose referenze naturali e ne constatiamo quotidianamente l'efficacia nel mantenere uno stato di salute ottimale.

Da sempre siamo convinti che l’Uomo debba avvalersi di questo ed altri strumenti che la natura mette a disposizione, utilizzando le nostre conoscenze e avvalendoci della tecnica di laboratorio per ottenere prodotti che possano venire impiegati per aiutare l’organismo a rendere al meglio, mettendolo in condizione di affrontare la vita nel migliore dei modi e, come nel caso dei Gemmoderivati, per potere essere utilizzati anche per lunghi periodi senza doversi preoccupare di eventuali effetti collaterali o di possibili accumuli.

Ci auguriamo che le cose cambino attribuendo il giusto valore ed importanza a questa tipologia di prodotti, da sempre ritenuta uno degli elementi fondamentali della moderna Erboristeria e che si possa finalmente poter fare menzione delle funzioni salutistiche che gli appartengono.

Buona salute a tutti!

Macerati glicerinati Gemmoderivati

 

Bibliografia:
Fernando Piterà - Compendio di gemmoterapia clinica - De Ferrari Editore