di Riccardo Dossi
E' in arrivo la stagione autunnale e con essa arrivano, oltre a giuggiole e castagne, i virus: rhinovirus del raffreddore, rotavirus per le gastroenteriti e virus dell'influenza. I virus sono quantomeno strani, per non dire bizzarri: sono delle particelle di materiale genetico ricoperte di proteine, talmente piccole che con un normale microscopio è impossibile vederle. I virus non consumano cibo, non respirano, non fanno la pipì e non possono essere neanche considerati esseri viventi, proprio per i motivi appena elencati. Di guai, però, ne possono combinare parecchi e anche molto gravi.
La natura ci fornisce molte piante officinali per difenderci dai virus, sia con proprietà antiadesive, sia antivirali. Una delle più conosciute e alla portata di tutti è senz'altro l'aglio, che con i suoi innumerevoli principi attivi riesce a fronteggiare batteri e virus, compreso quello dell'influenza. Il suo limite di utilizzo è, come noto, l'odore persistente nell'alito, tanto da renderlo un deterrente sociale praticamente inutilizzabile ai giorni nostri, se non dagli eremiti o da chi, per motivi vari, non può accedere ad altro.
Ma diamo una occhiata a tre piante, i cui principi attivi sono ospitati prevalentemente nelle radici, fra le più apprezzate e utilizzate:
Echinacea (Echinacea angustifolia) radice
L'echinacea è una delle piante più conosciute e apprezzate per la sua attività antivirale e stimolante del sistema immunitario. Il motivo di tutto questo è da ricercare nelle radici che contengono numerosi principi attivi, fra i quali l'acido caffeico, l'acido cicorico e l'echinacina, ad attività antivirale che si comportano, di fatto, come l'interferone, una proteina ad attività antivirale prodotta dalle cellule del nostro sistema immunitario. Il meccanismo di azione stimolante del sistema immunitario è ancora sconosciuto, ma appare verosimile che la pianta sia in grado di incrementare i livelli di properdina, un enzima proteolitico in grado di attivare specifiche parti del sistema immunitario e di concentrare gli anticorpi nelle parti infette aggredite da virus e batteri.
Astragalo (Astragalus membranaceus) radice
L'astragalo, pur essendo presente in diverse specie anche dalle nostre parti, è una tipica pianta immunostimolante e antivirale della farmacopea cinese, utilizzata da secoli. E', inoltre, una pianta “adattogena” in grado di contrastare gli effetti nocivi che lo stress ha sull'organismo.
Liquirizia (Glycyrrhiza glabra) radice
Tra le tante indicazione medicinali della radice di liquirizia (anche questa è una pianta “adattogena”) c'è anche quella antivirale. La glicirrizina, uno dei componenti più importanti contenuti nella radice, inibisce i processi coinvolti nella replicazione dei virus e della loro penetrazione nelle cellule dell'organismo infettato.
Tre piante officinali di eccezionale attività per le stagioni fredde e umide, tre radici da cui non si può prescindere!